I capillari rossi e blu, rappresentano uno degli inestetismi più diffusi e possono manifestarsi in particolare nelle gambe e nel volto. Con il laser Nd:YAG viene concentrato selettivamente il calore sui piccoli vasi sanguigni (capillari) provocandone la chiusura: il colore roseo o rosso-blu si attenua o sparisce nel corso del tempo, mentre la cute rimane integra e intatta.
Il trattamento è indicato per i capillari e le teleangectasie (reticoli di piccole vene dilatate). È possibile trattare capillari che hanno un diametro massimo nell’ordine del millimetro, offrendo uno strumento complementare alla scleroterapia.
Il paziente dovrà evitare l’uso di lampade abbronzanti e l’esposizione solare fino a un mese prima della seduta e comunque per tutta la durata. È preferibile effettuare il trattamento in autunno, inverno e nei primi mesi primaverili. Un accurato colloquio con il medico consentirà di individuare e preparare il trattamento specifico.
Un trattamento efficace richiede due-tre sedute da ripetere con intervalli che vanno dai 45 giorni ai 3 mesi.
In base alla zona da trattare, può variare da alcuni minuti a un’ora per le aree più ampie.
Si avverte una lieve sensazione di bruciore, ben tollerabile. Il laser è dotato di un potente sistema di raffreddamento a contatto, che rende il trattamento facilmente sopportabile.
Dopo il trattamento si presenterà un piccolo eritema destinato a scomparire nel giro di qualche ora, accompagnato da un leggero gonfiore transitorio sulla parte trattata (edema). In questi casi il paziente potrà applicare compresse di ghiaccio o creme lenitive sulla zona interessata. Nei giorni successivi al trattamento è consigliabile idratare la pelle con creme o unguenti emollienti evitando l’esposizione solare nell’intervallo tra una seduta e l’altra.
Il trattamento dona risultati soddisfacenti e soprattutto duraturi, ma la guarigione completa con la scomparsa dell’inestetismo non è immediata. I capillari presenti soprattutto sulle gambe possono persistere con un colore più scuro e per qualche mese, il tempo necessario affinché i processi naturali di guarigione del corpo, facciano il loro corso.
Per gentile concessione dei Prof. P. Campolmi, Prof. G. Cannarozzo, Prof. B. Bonan