Il diabete è una delle malattie croniche maggiormente diffuse in Italia. Spesso le prime fasi non presentano sintomi evidenti ma, col progredire della patologia, possono comparire complicanze riguardanti tutto l’organismo: occhi, reni, cuore, cute, cervello e sistema nervoso. Attraverso la visita diabetologica, il Dott. giorgio Pagani accerta l’eventuale presenza nel paziente del diabete mellito, una patologia ampiamente diffusa, originante da malfunzionamenti della secrezione e dell’attività dell’insulina e caratterizzata da livelli sanguigni di glucosio elevati (iperglicemia).
Ci si rivolge al medico diabetologo quale specialista di riferimento per:
- Valutare la presenza o meno della malattia diabetica, quando presenti sintomi indicativi quali necessità di urinare troppo spesso (pollachiuria), il sonno notturno interrotto da più risvegli per necessità di urinare (nicturia), sete eccessiva (polidipsia), il sentirsi spesso stanchi e affaticati, la perdita di peso, la sensazione frequente di nausea, la presenza di infezioni frequenti, la visione sfocata dovuta alle fluttuazioni dei livelli di glucosio nel sangue, formicolii, dolori e intorpidimenti frequenti a mani e/o piedi.
- Valutare possibili complicanze causate da patologia diabetica conclamata (organi bersaglio quali il rene, l’occhio, il sistema nervoso e il sistema cardiovascolare)
- Inquadramento clinico di eventuali co-morbilità in essere (quali ipercolesterolemia, elevata pressione sanguigna, disfunzioni metaboliche)
- Pianificazione delle necessarie modifiche nella dieta e nello stile di vita del paziente diabetico (o paziente a rischio)
- Eventuale pianificazione farmacologica.
In caso di diabete tipo 2 legato a notevole eccesso di peso, un significativo dimagrimento può portare alla guarigione (temporanea se non proprio definitiva) del diabete. E’ quello che si osserva ad esempio in caso di chirurgia dell’obesità. In caso di diabete tipo 1 non c’è guarigione se non attraverso un trapianto di pancreas che, però, comporta la cura anti-rigetto per il resto della vita e, quindi, va riservato a casi selezionati.
È vero nel caso del diabete tipo 2 che è una malattia subdola che non dà segni di sé finché la glicemia non sale a livelli molto alti o non compaiono danni d’organo (occhi, reni, cuore, ecc.). Per questo motivo viene raccomandato di controllare annualmente la glicemia dopo i 45 anni e anche prima se si hanno fattori di rischio di diabete (es. parenti con il diabete, obesità ecc).
Tranne che per le rare forme di diabete monogenico, il diabete non è ereditario. Non si trasmette, cioè, in maniera inevitabile da una generazione all’altra. E’ vero però che chi ha genitori o fratelli con il diabete, soprattutto tipo 2, ha un rischio maggiore rispetto a chi non ha parenti di primo grado con il diabete.
Il diabete non controindica una gravidanza (ed anche più di una) ma il concepimento andrebbe fatto in un periodo di buon compenso glicemico. Durante la gravidanza il compenso glicemico deve essere il migliore possibile e per questo sono necessarie visite mediche dal diabetologo molto frequenti (ogni 1-2 settimane).
Visita diabetologica | €90
Visita di controllo | €80